Home>CHIRURGIA OCULARE>CHIRURGIA DELLA CATARATTA CON FACO EMULSIFICAZIONE E FEMTO LASER

La tecnica di facoemulsificazione della cataratta con impianto di una lente intraoculare artificiale è l’unico metodo efficace, sicuro, indolore e moderno di terapia della cataratta. A seconda della severità della cataratta e del disagio visivo ad essa associato l’oculista stabilirà quando intervenire (il timing dell’intervento è uno degli aspetti ormai più rilevanti nella terapia della cataratta).

L’intervento si esegue in regime ambulatoriale (o in day hospital) senza ricovero, in anestesia locale topica somministrando gocce di collirio anestetico e prevede l’uso di un microscopio operatorio (microchirurgia oculare). È di breve durata, sicuro e indolore.

Al fine di sottoporsi a l’intervento di estrazione della cataratta non è più necessario rinviare l’operazione fino a quando la cataratta è “matura”, come avveniva in passato, quando i pazienti dovevano tollerare il graduale deterioramento della visione. Il processo di “maturazione” può richiedere infatti fino a 10 anni.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto l’intervento chirurgico di estrazione della cataratta come l’unico intervento completamente riabilitativo.

Come funziona l’intervento di facoemulsificazione della cataratta

Fasi dell’intervento chirurgico di estrazione della cataratta mediante facoemulsificazione ad ultrasuoni:

  1. Il chirurgo utilizza uno strumento diamantato per praticare una microincisione a tunnel auto- sigillante di 2,2-2,4 mm ed esegue tutte le manovre attraverso essa;
  2. Una cannula viene utilizzata per iniettare ‘viscoelastico’ nell’occhio. Il viscoelastico è una sostanza speciale che protegge le strutture interne dell’occhio dai danni meccanici e dagli ultrasuoni e permette al chirurgo di operare liberamente creando spazi;
  3. Il chirurgo oftalmico utilizza la microincisione per introdurre una speciale sonda che emulsifica la cataratta mediante l’emissione di ultrasuoni;
  4. Una lente intraoculare morbida, ripiegata, è inserita nella capsula che precedentemente ospitava il cristallino. La lente piegata poi si apre all’interno del sacco capsulare e si posiziona stabilmente. Questa lente intraoculare funziona dal punto di vista ottico come il cristallino naturale;
  5. Al termine dell’intervento il materiale viscoelastico viene lavato dalla camera anteriore dell’occhio con una soluzione di irrigazione.

La moderna chirurgia oftalmica utlizza la microincisione per eseguire la facoemulsificazione della cataratta senza sutura poiché la microincisione è autosigillante. Questo riduce le limitazioni fisiche e visive a carico del paziente. Già poco dopo l’operazione si ottiene una buona capacità visiva e la massima acuità visiva si raggiunge in un tempo che va da due giorni a una settimana.

Non si deve assolutamente rimandare esageratamente l’intervento in nessun caso! Nelle fasi avanzate della cataratta infatti l cristallino rigonfio occupa la maggior parte della camera anteriore dell’occhio, quindi ostacolando il deflusso dell’umore acqueo. Questo può portare a gravi complicazioni, il glaucoma secondario [link].

L’introduzione del laser a femtosecondi

Un’innovazione recente e di grande importanza è l’introduzione del laser a femtosecondi, grazie al quale possiamo robotizzare buona parte della chirurgia, ottenendo in questo modo maggiore sicurezza e maggiore ripetibilità della procedura. Il laser infatti determina una separazione del cristallino in moltissimi piccoli frammenti che saranno poi aspirati. Questa fase avviene senza apertura dell’occhio ed a pressione costante. In questo modo si riducono i flussi di liquido e le emissioni di ultrasuoni che potrebbero ridurre il patrimonio delle cellule endoteliali corneali (che non hanno capacità di riprodursi) e si ottiene una precisione assoluta, che la manualità anche del chirurgo più esperto non può raggiungere.

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Intervento di cataratta per persone anziane bisognose di assistenza solidale

La nostra mission è anche questa… se il paziente in questa fase della sua vita non ha momentaneamente disponibilità economiche che gli consentano di programmare un intervento chirurgico privatamente, anche se questo viene effettuato nella nostra ottica sociale a costi veramente molto contenuti rispetto alla media, noi potremmo operarlo personalmente gratuitamente, in una struttura accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale.

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