COS’È L’IPERMETROPIA

L’ipermetropia è un difetto di refrazione che si verifica quando un’immagine è messa a fuoco non esattamente sul piano della retina ma dietro di essa e pertanto si forma un’immagine sfuocata ed indistinta.

Cause dell’ipermetropia

Le cause più comuni dell’ipermetropia sono rappresentate dalla presenza di un bulbo oculare relativamente piccolo (ridotta lunghezza antero-posteriore, camera anteriore bassa) o dal ridotto potere refrattivo del sistema ottico dell’occhio (ipermetropia per ridotta curvatura corneale e ipermetropia d’indice per ridotto potere refrattivo del cristallino).

Negli adulti la capacità visiva tende a ridursi perché si comincia a perdere la capacità di mettere a fuoco (accomodazione) a seguito di modificazioni legate all’invecchiamento del cristallino: la sua elasticità diminuisce mentre i muscoli ed i legamenti che lo sostengono sono sempre meno efficienti. Per tali ragioni l’età compresa tra i 40 ed i 50 anni è quella nella quale più frequentemente si manifesta l’ipermetropia.

Tipologie di ipermetropia

L’ipermetropia totale si distingue in latente (compensata fisiologicamente dal tono del muscolo ciliare) e manifesta. Questa a sua volta comprende l’ipermetropia facoltativa (compensata dallo sforzo accomodativo del muscolo ciliare che aumenta il potere convergente del diottro oculare) e l’ipermetropia assoluta (non suscettibile di compensazione accomodativa e dunque responsabile di un ridotto visus).

Si distinguono diversi gradi di ipermetropia:

  1. bassa o lieve – fino a 2 diottrie;
  2. media – da 2 a 5 diottrie;
  3. alta – oltre 5 diottrie

Nella ipermetropia lieve sia la visione da lontano che quella da vicino sono buone, ma i pazienti possono lamentare stanchezza ed affaticamento visivo specie nella visione per vicino, mal di testa ed altri vaghi disturbi.

Nella ipermetropia media la visione è buona ad una certa distanza mentre vengono segnalate importanti difficoltà nella messa a fuoco per vicino (astenopia).

Nella ipermetropia alta la visione è ridotta a qualsiasi distanza in quanto la capacità degli occhi di mettere a fuoco l’immagine sulla retina è scarsa o nulla.

Diagnosi dell’ipermetropia

L’ipermetropia può essere diagnosticata interamente solo mediante la visita eseguita da parte dello specialista oculista e l’utilizzo di colliri farmacologici che dilatano la pupilla e paralizzano l’accomodazione del cristallino (cicloplegia), consentendo la determinazione dell’effettivo potere refrattivo dell’occhio.

Trattamento dell’ipermetropia

CORREZIONE OTTICA: OCCHIALI E LENTI A CONTATTO

Negli adulti una ipermetropia anche relativamente elevata (comunque non superiore a 2-3 diottrie) che consenta una visione normale e non provochi astenopia (sintomi di affaticamento visivo) può anche non venire corretta dagli occhiali; viceversa questi devono essere utilizzati mano a mano che il potere accomodativo diminuisce e compaiono sintomi soggettivi di calo della vista. In generale negli adulti l’uso degli occhiali per vicino precede quello delle lenti per lontano; in seguito sarà necessaria una correzione con lenti progressive o bifocali.

CORREZIONE MEDIANTE CHIRURGIA REFRATTIVA

La correzione con gli occhiali e le lenti a contatto consente di compensare il difetto visivo, ma non lo eliminano per sempre. La moderna oftalmochirurgia offre diversi metodi di trattamento dell’ipermetropia:

  1. Correzione con laser (PRK, femto-LASIK, ecc.)
  2. Estrazione del cristallino ed impianto di lente intraoculare (IOL)
  3. Impianto di IOL fachica

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