COS’ È LA CATARATTA

Il cristallino dell’occhio umano è una ‘lente naturale’ trasparente, che può cambiare la sua forma e mettere a fuoco quasi istantaneamente per rifrangere i raggi di luce e permettere così al nostro occhio di vedere sia da vicino che da lontano. Nella cataratta avviene una modifica nella composizione biochimica della lente provocandone l’opacizzazione.

La cataratta è una delle malattie oculari più comuni tra le persone di età avanzata. Il cristallino umano è in effetti una “lente naturale”, che rifrange i raggi di luce (ha la stessa funzione dell’obiettivo in una macchina fotografica). La lente si trova all’interno del bulbo oculare tra l’iride e il corpo vitreo dell’occhio. In un occhio giovane il cristallino è trasparente ed elastico con una capacità di cambiare forma istantaneamente per fornire il fuoco che permette all’occhio di vedere bene sia da vicino che da lontano.

La cataratta consiste in una opacità parziale o completa del cristallino, quindi solo una parte dei raggi di luce sono in grado di raggiungere la retina. Ciò significa che la persona interessata lamenta una diminuzione della vista e le immagini sono poco chiare e offuscate.

Con gli anni la malattia progredisce, l’opacità si intensifica e si estende e la visione si deteriora ulteriormente. Non sottoporsi al trattamento della cataratta in tempo può portare alla completa perdita della capacità visiva. Questo disturbo può verificarsi a qualsiasi età. Si distinguono cataratta congenita, cataratta traumatica, cataratta complicata (legata ad alcune malattie oculari), cataratta da radiazioni e cataratta causata da malattie generali dell’organismo. Più spesso però la cataratta è legata all’età e si sviluppa in persone con più di 50-60 anni.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la cataratta è la prima causa di cecità reversibile nel mondo; circa il 50% degli ottantenni è affetto da cataratta. Alcuni dati statistici affermano che 20 milioni di persone in tutto il mondo sono affetti da cecità per cataratta.

Cause di sviluppo della cataratta

Il motivo principale per lo sviluppo della cataratta è il naturale processo di invecchiamento dell’organismo e la presenza di alterazioni endocrine, come i disturbi del metabolismo, diabete, avitaminosi, ecc. Sappiamo anche che la cataratta è causata da predisposizione genetica, varie malattie oculari, traumi dell’occhio, condizioni ambientali sfavorevoli, somministrazione prolungata di farmaci.

Tra i fattori che stimolano lo sviluppo della cataratta possiamo distinguere:

  1. predisposizione genetica;
  2. traumi facciali (chimica, meccanica, contusione);
  3. malattie dell’occhio (tra cui glaucoma, miopia elevata);
  4. disturbi endocrini (alterazioni del metabolismo, diabete, avitaminosi);
  5. radiazioni, UHF ed irradiazione ultravioletta;
  6. alcune terapie farmacologiche prolungate (es. corticosteroidi);
  7. sfavorevole situazione ecologica;
  8. avvelenamento tossico (naftalene, dinitrofenolo, tallio, mercurio, ergot);
  9. fumo

Sintomi della cataratta

Gli antichi greci hanno chiamato questo disturbo kataraktes, che significa ‘cascata’(per indicare lo schermo grigio che cade davanti all’occhio). La cataratta provoca visione offuscata, abbagliamento e la visione degli oggetti come attraverso uno schermo d’acqua che cade o attraverso un vetro annebbiato dal vapore.

Lo sviluppo della malattia provoca un crescente numero di righe luminose, macchie e aloni intorno agli oggetti visibili in piena luce. C’è anche fotofobia e sdoppiamento delle immagini. Diventa difficile leggere, scrivere o cucire. Come la cataratta ‘matura’ il colore della pupilla cambia da nero a bianco.

I primi segni di cataratta sono individuali ma di solito consistono in:

  1. Visione offuscata;
  2. Difficoltà nella visione notturna;
  3. Flash lampeggianti e macchie nel campo visivo;
  4. Grande sensibilità alla luce;
  5. Difficoltà di lettura dei caratteri piccoli o di cucire;
  6. Visione sdoppiata;
  7. Distorsione delle immagini;
  8. Alterata percezione dei colori;
  9. Difficoltà nella scelta degli occhiali idonei

L’acuità visiva peggiora a seconda dell’intensità dell’opacizzazione della lente.

Stadi della cataratta senile

  1. Le fasi iniziali della cataratta si manifestano con opacità del cristallino nella zona periferica – fuori della zona ottica.
  2. La cataratta non matura si manifesta con l’opacità che avanza verso la zona ottica centrale riducendo l’ acuità visiva.
  3. La cataratta matura è una opacità di tutto il cristallino. L’acuità visiva è ridotta al livello di percezione della luce.

La cataratta ipermatura porta alla disgregazione delle fibre del cristallino, la lente diventa liquefatta ed appare omogeneamente di colore bianco latte.

Quanto tempo ci vuole per una cataratta a maturare?

Le osservazioni indicano che vi è una rapida progressione verso la cataratta matura nel 12% dei pazienti: in questi casi il tempo che occorre per passare dalle fasi iniziali ad una cataratta matura con opacità totale del cristallino che richiede l’intervento urgente è tra 4 e 6 anni.

Circa il 15% dei pazienti ha una cataratta con progressione lenta che si sviluppa in un periodo di 10-15 anni.
Nel 70% dei casi lo sviluppo della cataratta richiede un tempo di 6-10 anni. Ciò richiede un trattamento chirurgico obbligatorio.

Diagnosi della cataratta

La cataratta è una malattia insidiosa, che solo uno specialista qualificato è in grado di identificare se presente o no. Purtroppo molti pazienti cominciano a prestare attenzione alla salute dei loro occhi solo quando iniziano a preoccuparsi.

L’esame più dettagliato è effettuato tramite la cosiddetta ‘lampada a fessura’ – biomicroscopia dell’occhio – che fornisce una illuminazione direzionale e la visualizzazione ingrandita delle strutture oculari. Il raggio luminoso della lampada è a forma di fessura.

Insieme all’esame del fondo dell’occhio, la diagnosi della cataratta include inoltre metodi che rendono possibile il calcolo del potere del cristallino artificiale (lente intraoculare). Questo calcolo individuale dei parametri visivi è fatto con l’aiuto di uno strumento chiamato biometro. Questo strumento permette di misurare simultaneamente non solo la lunghezza dell’occhio, la curvatura della cornea, la profondità della camera anteriore e lo stato del cristallino naturale, ma effettua anche il calcolo ottimale dei parametri del cristallino artificiale (IOL).

Trattamento della cataratta

L’unico metodo efficace per il trattamento della cataratta è la rimozione del cristallino opacizzato. Solo fino a pochi anni fa si credeva che un cristallino opacizzato dovesse essere rimosso solo dopo la completa maturazione della cataratta. Oggi, grazie al miglioramento delle tecnologie, il trattamento chirurgico può essere raccomandato in qualsiasi fase della cataratta. Allo stato attuale il trattamento di elezione della cataratta consiste nella facoemulsificazione ad ultrasuoni (eventualmente assistita dal laser a femtosecondi) con impianto di una lente intraoculare artificiale.

CATARATTA: NON È VERO CHE…

La cataratta non è una malattia seria

E ‘ sbagliato perché la cataratta è una malattia oculare importante, che colpisce principalmente le persone anziane, sebbene possa colpire anche i giovani. Il cristallino umano è una lente naturale, trasparente ed elastica, che modifica la sua forma per mettere a fuoco a tutte le distanze, garantendo così una buona vista da lontano e vicino. Nella cataratta la lente è in parte o completamente opacizzata e ciò comporta una progressiva diminuzione della capacità visiva. Nei casi in cui la patologia venga trascurata (molto raramente al giorno d’oggi) la lente si rigonfia e occupa la maggior parte dello spazio della camera anteriore, alterando il deflusso dell’umor acqueo. Ciò aumenta la pressione intraoculare e determina un glaucoma.

 

La cataratta si cura senza chirurgia?

Allo stato attuale non possediamo farmaci capaci di ripristinare la trasparenza del cristallino. L’opacità è causata da una degenerazione irreversibile delle proteine ​​della lente che non può essere curata con diete, colliri o altri rimedi. Il trattamento è rappresentato dall’intervento chirurgico.

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