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Il VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor – Fattore di Crescita dell’Endotelio Vascolare) svolge un ruolo fondamentale nel controllo della neovascolarizzazione fisiologica e patologica. Gli studi sperimentali hanno evidenziato che nella retina il VEGF può essere prodotto da diversi tipi di cellule come quelle dell’epitelio pigmentato retinico, i periciti, gli astrociti, le cellule di Muller e le cellule endoteliali.

Il VEGF ha un ruolo determinante nello sviluppo dell’angiogenesi patologica (crescita anomala di capillari) in alcune malattie retiniche. In queste situazioni si sviluppa una neovascolarizzazione retinica ed un aumento della permeabilità dell’endotelio con accumulo di fluido intra e sottoretinico.

I farmaci anti VEGF sono farmaci che inibiscono il VEGF e vengono pertanto utilizzati nel trattamento delle neovascolarizzazioni retiniche e degli edemi retinici mediante iniezione intravitreale (intraoculare).

Le più frequenti patologie oculari che richiedono e beneficiano del trattamento con anti VEGF sono:

  1. la retinopatia diabetica proliferante e l’edema maculare diabetico
  2. la trombosi (occlusione) venosa retinica
  3. la maculopatia (senile, miopica, ecc.) essudativa con membrana neovascolare sottoretinica
  4. il glaucoma neovascolare.

Numerosi studi clinici hanno dimostrato l’efficacia di questi farmaci per uso intraoculare e la ridotta presenza di effetti avversi.

Il trattamento con farmaci anti VEGF ha lo scopo di arrestare l’evoluzione della malattia, prevenendo una ulteriore riduzione della capacità visiva e talora consentendone un modesto recupero.

Il farmaco non è in grado di ristabilire la visione preesistente all’insorgenza della patologia e non può garantire la prevenzione di una ulteriore perdita di essa. Il farmaco è iniettato nel vitreo e le iniezioni sono ripetute ad intervalli regolari (circa ogni 4/6 settimane) fin quando necessario.

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